Grazie a sinergie internazionali tra Suore e Laici rimpatria la salma di un giovane rifugiato senegalese

Grazie a sinergie internazionali tra Suore e Laici rimpatria la salma di un giovane rifugiato senegalese

 

Alseny  era arrivato a Palermo poco più di due anni fa, era nato in Senegal e da lì era iniziato il suo viaggio. Viveva da un anno nello Sprar “Oasi di  Torretta” e fin dal suo arrivo ha imparato a farsi amare ed apprezzare per ciò che era, un ragazzo normale che  frequentava la “scuola per fare le pizze” e che da poco aveva cominciato a lavorare,  un lavoro che, sebbene lontano dalle sue attitudini, gli permetteva di “portare i soldi a casa e aiutare la famiglia” perché era li che voleva tornare, a far visita ai suoi cari quando avrebbe ottenuto il passaporto.

Il suo sogno era fare il calciatore e il pizzaiolo, quante volte, nel suo tempo libero, lo trovavi in cucina, negli orari più impensati a sperimentare piatti che sapevano di un intreccio di sapori mediterranei e orientali …era allegro volitivo e coraggioso. Dietro la sua spensieratezza, che nascondeva una storia difficile e dolorosa, aveva la grande capacità di  eclissare le sue preoccupazioni e donare a tutti un pensiero positivo. Il suo sorriso, schietto e sincero, insieme alla determinazione solida e tenace, lo rendevano nella sua normalità, un ragazzo speciale, almeno per chi nella sua strada lo ha incontrato. Era, come tutti, un insieme di tanti piccoli e straordinari dettagli che lo rendevano unico.

Un incidente sul luogo di lavoro lo ha strappato via ai nostri affetti e all’affetto dei suoi compagni. Ci ha lasciato in una mattina piovosa di Novembre, una delle tante in cui, malgrado la pioggia, non si perdeva d’animo, preparava il suo pranzo, salutava l’educatore e affrontava il viaggio che lo portava al lavoro, felice e grato per l’esperienza che stava facendo.

Il suo sorriso e la sua determinazione riuscivano a dissipare ogni cosa e in questo semplice gesto che  illuminava il suo viso, era racchiuso il senso della sua identità, oggi divenuto il testamento spirituale e l’espressione più viva del suo ricordo in tutti noi.

Voleva tornare in Senegal per riabbracciare la madre e i fratelli, orgoglioso di mostrare quello che era diventato. Le Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore e l’Associazione Buon Pastore di Palermo hanno messo in campo tutte le risorse possibili affinché potesse essere esaudita la volontà di Alseny, dei familiari e dei suoi compagni, di trovare riposo nella terra che lo ha visto nascere.

Grazie alla sinergia della provincia Italia Malta, nella persona di Suor Giuliana (punto di riferimento spirituale per tutti noi operatori e per i nostri giovani ospiti della nostra piccola realtà locale), a Suor Angela, responsabile della Provincia Italia Malta e alla provincia del Senegal e Burkina Faso, nella persona di Suor Brigitte, che si è tanto spesa per la traslazione della salma di Alseny in patria, il suo ritorno si è potuto concretizzare ed il pensiero che i suoi cari possano finalmente averlo con se restituisce a tutti noi la giusta consolazione per questa immatura perdita. Lui sarà sempre nei nostri cuori, e il suo sorriso sarà la forza per continuare l’opera del Buon Pastore e di suor Maria Eufrasia, perché “niente è impossibile all’amore”.

 

Le suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore e l’Associazione Buon Pastore Onlus di Palermo