
Quando la compassione vince lacerazioni razziali e ferite sociali
Patrick Hutchinson ha fatto quello che nessuno
aveva fatto per George Floyd.
Questa non è la battaglia di bianchi contro i neri.
Ma di tutti noi contro il razzismo.
È successo a Londra durante gli scontri provocati dalle contromanifestazioni promosse da organizzazioni di estrema destra in difesa dei movimenti e dei valori britannici. Un uomo nero, londinese, padre di due figli ed esperto di arti marziali, con jeans e maglietta, si carica sulle spalle un manifestante opposto e contrario, bianco, di destra.

"È stato un attimo, non ti rendi davvero conto di quanto sia pericoloso. Ho visto una persona in grossa difficoltà allora mi sono buttato a terra anch'io e, sotto calci e pugni, ho provato a tirarla fuori da lì, proteggendola con il mio corpo. Ho ricevuto moltissimi colpi anch'io ma per fortuna altri mi hanno fatto scudo. Non sono un eroe. È stato un lavoro di squadra. E io voglio solo uguaglianza. Per me, i miei figli, i miei nipoti"
ha dichiarato Patrick Hutchinson
