Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali “Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità”
“Tutti siamo responsabili della comunicazione che facciamo, delle informazioni che diamo, del controllo che insieme possiamo esercitare sulle notizie false, smascherandole. Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere e condividere. “
(Papa Francesco)
“Il successo” di Papa Francesco è frutto della sua sincerità, autenticità e “prossimità” con i fedeli. Ecco perché “buca lo schermo”
(Lorella Zanardo, studiosa di linguaggio e comunicazione)
"L’attitudine di Francesco alla comunicazione rientra nella sua definizione di umiltà”. Infatti, per il Papa essere umili significa “avvicinarsi bene agli altri”, e siccome lui “vuole che la Chiesa sia vicina alle persone lì dove si trovano”, “per far questo esce per strada. Tra le vie che percorre ci sono anche quelle digitali”
(P.Antonio Spadaro, direttore de“La Civiltà Cattolica”)
“COMPRENDERE LA BASE DI UN DISACCORDO SIGNIFICA IN REALTA’ ARRIVARE ALL’ACCORDO “
(Aldo G.Gargani)
COMUNICARE E’ PIU’ CHE INFORMARE.
ESIGE VALORI CONDIVISI, CONFRONTI E SVILUPPO DI COMPRENSIONI: CAPIRE E FARSI CAPIRE .
IL MIO CUORE MESSO A NUDO
Non ci siamo capiti
non mi hai capito
non ti ho capito
Non mi sono spiegato
non ti sei spiegato
non ci siamo spiegati
Non mi hai voluto capire
non ti ho voluto capire
non ci siamo voluti capire
Fai finta di non capire
faccio finta di non capire
(faccio il finto tonto)
facciamo finta di non capire
Credi di non capirti (quando dici questo)
Credi di non capirmi (ma non è vero)
Crediamo di non capirci (ma non è così)
Credi di capirti (approssimazione)
credi di capirmi (ma non è così)
crediamo di capirci (ma non è così)
Credo che tu ti voglia far capire
Credimi, mi voglio far capire
Crediamoci, entrambi vogliamo capirci
Credo che finirai per capirmi (appena avro’i esposto le mie ragioni)
credi che finirai per capirmi (ma chissà se ci riuscirai)
Credo che finirò per capirti (anche se sei strano)
Credi che finirò per capirti (ci credi davvero?)
credo che ci capiremo (che troveremo un accordo)
Charles Baudelaire, 1854 circa