Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sessuale nei conflitti armati

Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sessuale nei conflitti armati


Disumanità perenne in tutto il mondo

 

La storia ci insegna che la violenza sessuale in guerra è, purtroppo, vecchia come il mondo, basti pensare al “Ratto delle Sabine” della “Roma caput mundi”, agli efferati stupri dei conquistadores in epoca coloniale, per i quali lo stupro era un allettante e legittimo bottino di guerra: la violenza è al servizio di obiettivi militari e politici.

Ratto delle sabine, Pietro da Cortona

Di fronte a tale disumanità, equamente distribuita in vaste aree del mondo, le Nazioni Unite nel 2008 istituirono la “Risoluzione 1820” la quale mirava a porre fine, punendo i “criminali di guerra”, alla violenza nei conflitti in quanto quest’ultima, oltre al male in sé che già rappresentava, ostacolava il ripristino della Pace.

Parliamo di stupri, schiavitù sessuale, prostituzione forzata, gravidanza e aborto forzati, sterilizzazione forzata, matrimonio imposto e altre forme meno palesi ma pur sempre legate al contesto di guerra. Nel suo Rapporto 2020 sulla protezione dei civili nei conflitti armati, Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU, ha sottolineato come il 2019 sia stato un anno di sofferenza per i civili anche dal punto di vista della violenza di genere in situazione di conflitto, evidenziando anche come i matrimoni precoci e forzati conseguenti la violenza siano in aumento, specialmente nei campi di sfollati nati come conseguenza delle guerre.

Un aspetto preoccupante, ha aggiunto Guterres, è che i perpetratori di questi crimini sono da ricercarsi in tutte le parti coinvolte nei conflitti, dagli eserciti regolari ai gruppi armati non statali. Anche gli operatori delle Nazioni Unite non sono esenti da critiche sul proprio operato o per abusi di potere, ha riconosciuto il Segretario Generale. Una delle sfide principali delle Nazioni Unite è quella di creare un robusto quadro di programmi e di azioni di prevenzione, monitoraggio e assistenza che riguardino anche le operazioni di Peacekeeping.