Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani: attività criminale senza confini

Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani: attività criminale senza confini

Il fenomeno della tratta di esseri umani interessa indistintamente uomini, donne e bambini, riguarda tutti i Paesi, siano essi di origine, di transito o di destinazione delle vittime.

La schiavitù moderna ha mille facce. Dal sesso sui marciapiedi delle metropoli a cui vengono costrette le donne (specie nigeriane) vittime di tratta fino al caporalato nei campi del mezzogiorno d’Italia. Dai lavori domestici forzati degli ispanici irregolari negli Stati Uniti ai bambini-soldato armati di kalashnikov nelle guerra civile in Repubblica Centrafricana, passando per i macchinisti dei pescherecci che solcano l’Oceano Indiano fino agli espianti di organi illegali in uno scantinato di Baku, in Azerbaijan.

Foto Missionari della Consolata

I trafficanti traggono profitto dalle speranze e dalla disperazione delle persone “La tratta di esseri umani è un crimine vile che si nutre di disuguaglianze, instabilità e conflitti.” (Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres)

Una vittima di tratta a fini sessuali in un rifugio a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina. Foto: Jodi Cobb / National Geographic Creative (tratta da Trafficking in Persons Report 2017, dettaglio)

La nostra Congregazione è nata proprio dall’indignazione rispetto a questo fenomeno e dalla compassione per chi è calpestato nella propria dignità.

OGGI SIAMO PARTICOLARMENTE
ATTIVE NELLA RETE THALITA KUM

Secondo le Dichiarazioni di Posizione,
per contrastare la tratta è essenziale entrare in sinergie
con gli obiettivi dell’Agenda 2030,
in particolare