Sciopero globale per il clima promosso da Fridays for future

Sciopero globale per il clima promosso da Fridays for future

Friday for future torna in piazza nella stessa settimana in cui, durante la 76°Assemblea Generale, l’ONU ha finalmente fatto risuonare parole vere, concordanti e, forse, serie sugli impegni da prendere di fronte al disastro ambientale…anche se Cina e Russia non si coinvolgono:

“L’Emergenza climatica è come la Pandemia, agire subito…L’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite ci ha detto tre cose: che la nostra azione dovrebbe essere immediata, rapida e su larga scala. E se non agiamo per ridurre le emissioni di gas serra, non saremo in grado di contenere il cambiamento climatico al di sotto di 1,5 gradi.”
(Mario Draghi Presidente del Consiglio italiano)

La natura è devastata, serve un’azione immediata.”
(Antonio Guterres, Segretario generale ONU)

I giovani mobilitati in tutto il mondo da Greta Thunberg scendono nuovamente in piazza per chiedere:

  • una rapida azione sul clima ai leader mondiali, specialmente ai politici del Nord Globale;
  • che siano rispettati gli Accordi di Parigiper restare entro 1.5 gradi evitando le conseguenze più gravi della crisi climatica. È l’ultima chiamata per azzerare le nostre emissioni entro questo lasso di tempo!

Questa volta, il movimento giovanile, pacifico e internazionale nato dalla protesta di Greta Thunberg tre anni or sono, sta mettendo un’enfasi speciale sulle diseguaglianze e le ingiustizie tra i Paesi e anche all’interno degli Stati stessi. Le vittorie storiche dell’azione collettiva hanno dimostrato la necessità per i giovani di restare uniti nella lotta per la giustizia sociale e tra le generazioni.

In Italia l’appuntamento arriva qualche giorno prima dell’ ‘All4Climate-Italy2021’, la settimana istituzionale dedicata al clima che dal 28 settembre al 2 ottobre a Milano vedrà quattrocento giovani delegati provenienti da tutto il mondo, decine di ministri dell’Ambiente, capi di Stato, rappresentanti Onu e oltre 500 eventi nazionali e internazionali supportati dal settore privato e dalla società civile. Un appuntamento preparatorio in vista della Cop26 di Glasgow a novembre.