Giornata internazionale del volontariato

Giornata internazionale del volontariato

Ora, per un futuro condiviso

Da oltre trentacinque anni  l’ONU invita a riconoscere e celebrare il lavoro, il tempo e le capacità dei volontari in tutto il mondo.

Anche grazie ai dati e ai riconoscimenti il volontariato rappresenta oggi la forma più diffusa di impegno pubblico. Molto più apprezzata, stando alle statistiche, dell’impegno politico e di quello sindacale, praticata da giovani ed anziani, da donne e uomini, sia la nord che al sud, sia del nostro Paese che del mondo globalizzato.

Foto: Repubblica.it

Il valore straordinario del volontariato sta dunque nel fatto che è occasione di esperienza individuale e collettiva. È qualcosa di strettamente individuale, ma anche di strettamente condiviso. Alle fondamenta di ogni attività troviamo convinzioni morali, valutazioni e predisposizioni personali che sfociano in una scelta libera, gratuita e solidale. L’azione del volontario è finalizzata a sostenere l’altro, persona o comunità, distinta da quella di appartenenza del volontario stesso.

In questo sta la differenza rispetto ad altre forme diffuse di impegno sociale. Anche chi opera nella lotta politica o sindacale attribuisce alla propria attività una finalità solidaristica: si tratta di sostenere i diritti e gli interessi di un’intera collettività, di cui anche il militante si sente parte integrante. Il volontario, a differenza del militante, sostiene gli interessi di comunità di cui non fa parte, di persone diverse da sé.

Foto da www.repubblica.it

L’attività del volontario non è “militanza” proprio perché non c’è una comunione di interessi con gli altri; non si è “commilitoni” dell’anziano che si va a trovare a casa o della persona ferita che si soccorre per strada, ecc. anche se si possono condividere molto profondamente i loro sentimenti e i loro stati d’animo. L’impegno volontario è un dono.

Immagine tratta da www.apspcles.it

Il dono implica non solo una motivazione salda del volontario-donatore, ma anche l’instaurarsi di una relazione con chi riceve il dono. Soprattutto quando la donazione non è una tantum, la relazione implica un’assunzione di responsabilità nei confronti dell’altro e un riconoscimento della costitutiva fratellanza umana.

Foto da www.vides.org

Volontari ora per un futuro condiviso.
Dall’emergenza alle sfide per la ripresa”

è il titolo dell’evento organizzato a Roma da CSVnetForum Terzo Settore e Caritas italiana per valorizzare la generosità, l’altruismo e l’impegno dei volontari che quotidianamente donano il loro tempo e le loro capacità per comunità più coese e solidali, a sostegno delle persone più fragili.

GRAZIE ALLE VOLONTARIE E AI VOLONTARI CHE CI AFFIANCANO
PER MEGLIO SOSTENERE LA RELAZIONE CON LE PERSONE ACCOLTE NEI SERVIZI
REALIZZATI NEL SOLCO DEI NOSTRI FONDATORI