La guerra alla Natura è violazione diritti umani: andiamo verso la catastrofe climatica per indifferenza o ignoranza?

La guerra alla Natura è violazione diritti umani: andiamo verso la catastrofe climatica per indifferenza o ignoranza?

Bisogna dirlo francamente, andiamo verso la catastrofe”. Si esprime così il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Gutierrez, in un’intervista al quotidiano francese Le Monde alla vigilia della COP 27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso in Egitto a Sharm Al-Sheik. Una sentenza quasi inappellabile basata su “cifre che testimoniano la nostra follia: i nostri piani, se saranno applicati faranno aumentare   i nostri scarti di carbonio del 10% tra il 2010 e il 2030, mentre bisognerebbe ridurli del 45% per sperare di mantenere il riscaldamento climatico a 1,5°C, come prevede l’accordo di Parigi del 2015. È suicidario: Bisogna invertire la tendenza, altrimenti non avremo più un mondo vivibile. La responsabilità è in capo ai Paesi del G20 responsabili dell’80% delle emissioni.” (fonte: https://www.lemonde.fr).

Foto: https://www.lemonde.fr/

Il tono del discorso tenuto da Antonio Guterrez all’apertura della COP27 non è cambiato “Guidiamo su una strada che porta verso l’inferno e lo stiamo facendo con il piede che spinge sull’acceleratore. Stiamo perdendo la battaglia per la vita: le emissioni di gas serra continuano ad aumentare, la temperatura globale continua a crescere”.

Siamo prossimi al punto in cui i cambiamenti climatici diventeranno irreversibili” – ha ribadito Guterres. “Fra poco nascerà l’abitante numero otto miliardi della terra: che gli risponderemo quando sarà grande abbastanza da chiederci: cosa avete fatto per salvare il mondo, quando ne avevate l’opportunità?”

URGE UN PATTO DI SOLIDARIETA’ CLIMATICA
C’è solo una scelta: cooperare o morire, solidarietà climatica o suicidio collettivo“.

Il Segretario dell’ONU ha insistito nel chiamare in causa i Paesi ricchi, quelli emergenti e quelli in via di sviluppo che devono fare uno “storico patto di solidarietà climatica” per poter accelerare la riduzione delle emissioni entro questa decade e salvare il mondo. È la nostra unica speranza”. (link: https://www.avvenire.it/mondo)

Rispondiamo all’accorato appello di Antonio Guterrez seguendo anche la via proposta dall’UISG, presentata a Roma giovedì 3 novembre in vista della COP 27.

GRATE ALLE SUORE CATTOLICHE PRESENTI ALLA COP27

Chiediamo alla comunità globale dello sviluppo mondiale e della cooperazione internazionale di impegnarsi con le suore cattoliche nella soluzione, per garantire un futuro prospero per tutte le persone e per il nostro pianeta”. Lo ha detto suor Sheila Kinsey, coordinatrice dell’organizzazione Sowing hope for the planet, nel presentare a Roma la dichiarazione, a cura dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg), dal titolo “Sisters for the environment: integrating voices from the margines”, in vista della Cop27 sul cambiamento climatico e della Cop15 sulla biodiversità. La dichiarazione si fonda su tre pilastri: integrare le risposte al cambiamento climatico e alla perdita della biodiversità, integrare la cura per le persone e del nostro pianeta, integrare la vulnerabilità dalle periferie. Per suor Kinsey, è necessario “riconoscere che le donne religiose si trovano in una posizione unica, hanno un ruolo sia per far emergere le voci dai margini sia per fare in modo che gli impegni globali vengano attuati a livello locale”. Un approccio integrale, secondo la religiosa, è fondamentale, “per fare la differenza e realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile”. “Auspichiamo – afferma – che la Cop27 sia una occasione per discutere le conseguenze in Africa.

Le condizioni di povertà fanno sì che i popoli in Africa siano i più colpiti. Qualsiasi processo decisionale deve essere fatto nel rispetto di coloro che sono più colpiti. Gli obiettivi di sviluppo sostenibili l’anno prossimo si trovano a una tappa intermedia. Questa revisione di medio termine rappresenta una opportunità per le sfide ambientali”. “Il lavoro – conclude – va svolto a livello globale perché siamo a un punto di svolta per il cambiamento”.

E Greta Thunberg?

Foto: https://www.corriere.it/pianeta2030

Ha dichiarato che non parteciperà alla COP27 in quanto per lei “E’ solo ambientalismo di facciata… La maggior parte dei governi partecipanti non desiderano cambiare le cose”. La Thunberg ha dichiarato che passerà il testimone rispetto alla lotta sugli effetti dei cambiamenti climatici alle popolazioni che da quest’ultimi sono più drammaticamente colpiti, in straordinaria sintonia con la dichiarazione delle suore cattoliche.