MALTA

MALTA

Stringiamoci attorno alla Comunità che ha perso suor Carmelina.
La sua testimonianza di amore sconfinato per il prossimo è più viva che mai

“Grazie, suor Carmela!
Tu ci hai ben insegnato che cosa è lo zelo:
senza parole hai dimostrato che cosa è l’amore sconfinato per il prossimo!”


Suor Annunciata percorre per noi le tappe essenziali
della vita operosa di suor Carmela che
“non si è mai data tregua: preghiera e lavoro; lavoro e preghiera”

Suor Carmela ci ha lasciate!

Un bel canto pasquale, in inglese, tra altro, dice: “Tu chiami ed io seguo…”

Quando ho appreso la notizia che la nostra dolce e amata Suor Carmela ci ha lasciate, proprio all’alba di domenica detta “del Buon Pastore” (IV Domenica di PASQUA), non potevo non rimanere colpita dalla fedeltà di Nostro Signore che si è scelto il dolce nome del Buon Pastore: un segno tangibile della Sua predilezione per questa Sorella. L’ha presa per Sé alle prime ore del 3 maggio, quando la Chiesa Universale e la Congregazione celebrava la bella festa del “Buon Pastore” …non nel pomeriggio, non l’indomani…come se Gesù avesse fretta a chiamarla, a darle la corona che le spettava.

E chi era questa suor Carmela Depares o, meglio conosciuta con il suo nome di religiosa, “Suor Maria del Redentore”?

Era nata nel 1933 al Sud-Est di Malta, cioè, la parte conosciuta per il grande Porto voluto tenacemente durante la Seconda Guerra Mondiale e dagli Alleati come anche dal Fuhrer. Conseguenza naturale dei violenti bombardamenti dagli uni come dagli altri, lasciando l’Isola rasa al suolo: il Paese che è stato (proporzionalmente) il più bombardato- per tonnellate di bombe – nel mondo. Dunque, la nostra cara Sorella, da bambina, ha visto intorno a sé tutto distrutto. D’altra parte bisogna far presente che, sempre in questo suo Distretto, conosciuto come “le Tre antiche città” c’è sempre stata una viva devozione al “Redentore”, cioè il Signore venerato e adorato, sofferente, legato alla colonna, con la corona di spine. Sorprende il fatto che le più devote sono donne, sofferenti per vari motivi, che si recano in questo santuario, pregando con viva e fedele devozione.

Possiamo supporre che alla nostra Suor Carmela, fosse dato il nome di “Maria del Redentore” proprio perché è oriunda da questa regione di Malta.

Suor Carmela non ha frequentato scuole né corsi professionali ma chiunque l’avesse avvicinata e guardata, capiva subito quale fosse il carisma della Sorella, come suora del Buon Pastore. Dal primo giorno che l’ho conosciuta da giovane suora fin a qualche anno fa, quando le sue forze avevano ormai tutto offerto, non si è mai data tregua: preghiera e lavoro; lavoro e preghiera. Per lungo tempo, quando l’infermeria del Convento era piena di sorelle malate che richiedevano attenzione durante la notte, Suor Carmela si levava fedelmente, tre, quattro volte ogni notte per rendere loro i servizi necessari e la mattina, come se niente fosse stato, fedelmente si dedicava alla preghiera e al servizio, giorno dopo giorno. Da giovane suora me la ricordo ancora, seguita dalle ragazze: nell’orto, nel giardino per raccogliere i fiori degli aranci con cui si produceva un prodotto rinomato per dolci e pasticceria. Ogni stagione aveva la sua peculiarità e suor Carmela era la prima, con la scaletta, a salire sugli alberi, aiutata dalle giovani che facevano a gara per stare un paio d’ore con lei.

Grazie, suor Carmela! Tu ci hai ben insegnato che cos’è lo zelo: senza parole hai dimostrato che cos’è l’amore sconfinato per il prossimo. Hai reso felici tante giovani amareggiate dalla vita. Tu hai saputo, con il tuo volto sereno, infondere la pace nei cuori di quelle ragazze che venivano distratte dal dolore che rodeva il loro cuore e tu trasmettevi serenità e una gioia mai prima conosciuta. Il mondo ti deve tanto!

Suor Doris condivide preziosi ricordi ed emozioni personali:
“Mi manca la tua presenza e lo sguardo vivace nei tuoi occhi”

Ho vissuto con suor Carmela negli ultimi sei anni a Balzan come Responsabile della Comunità, fino al 2019. La conosco come una persona calma e molto umile. Si dedicava della grande Cappella della Chiesa, che era aperta al pubblico, con grande cura, occupandosi della pulizia e della preparazione per la Messa quotidiana. Era sempre, sempre pronta a dare una mano per aiutare in casa o in cucina.

Era una persona molto dedita alla preghiera, e la chiesa per lei era tutto! È stato molto difficile per suor Carmela accettare il fatto che non avrebbe potuto continuare ad occuparsi della cura della Chiesa, come era abituata a fare, a causa della sua malattia. Tuttavia aveva trovato pace nel momento in cui aveva visto qualcun altro farlo con altrettanta dedizione.

Pur non avendo un’istruzione superiore, era una persona molto intelligente, pronta e dava sempre risposte molto intelligenti! Era molto socievole e non trovava mai difficile comunicare con le persone attraverso i suoi occhi sorridenti e la sua presenza pacifica. Avevamo tra noi alcune sorelle, giovani professe, ospiti nella nostra comunità per fare un’esperienza internazionale e lei parlava loro in maltese e si faceva capire attraverso l’amore e il linguaggio del corpo. È riuscita persino ad insegnare loro alcune parole maltesi.

Sfortunatamente, negli ultimi anni ha sviluppato la demenza, che l’ha lasciata confusa e con un profondo senso di insicurezza, e per questo ha avuto bisogno di assistenza personale continua che meritava davvero, dopo aver trascorso così tanti anni della sua vita ad occuparsi delle sorelle malate nell’infermeria!

Grazie cara Suor Carmela per la tua totale dedizione alla missione che il Buon Pastore ti ha affidato! Mi manca la tua presenza e lo sguardo vivace nei tuoi occhi! Possa tu riposare in pace tra le braccia di Gesù, il tuo Amato!