Spiritualità Santa Maria Eufrasia

L’INCONTRO CON DIO DI ROSA VIRGINIA PELLETTIER

Santa Maria Eufrasia

L’incontro con Dio di Rosa Virginia Pellettier, poi Madre Maria di Santa Eufrasia Pellettier, avviene nell’adolescenza, in un periodo di dolore e di sconforto. Dopo la morte del padre, nel 1810 si sentirà strappata alla famiglia (non rivedrà mai più la madre) e alla vita spensierata e piena di affetti nell’isola di Noirmoutier, sulla costa atlantica della Francia, dove era nata nel 1796. A Tours la attendeva invece il rigido “Pensionato dell’Associazione cristiana, dalle alte mura, dalle porte chiuse a catenaccio, dove la disciplina consiste soprattutto in divieti e ammonimenti”.
(cfr. Dalla nostra Santa Madre a noi l’essenziale non cambia, Conferenze, Angers 1972).

Qui, ferito e sradicato, il suo cuore scopre che essa era amata con un amore ‘oltre la comprensione’. Frantumato dalla sofferenza il cuore Rosa Virginia si apre a ricevere un’intuizione straordinaria: “io, tu, chiunque tu sia, qualunque cosa tu faccia, tu sei AMATA”. (Santa Maria Eufrasia Pellettier fondatrice delle Suore di Nostra Signora di Carità del Buon Pastore, Pubblicazione del 1996, in occasione del bicentenario della nascita).

Perché tu sei prezioso agli occhi miei, perché sei pregiato ed io t’amo

(Is 43,4)

Ma proprio a Tours, nel 1814, il 20 agosto, giorno della festa del Cuore di Gesù, Rosa Virginia accoglierà l’eredità spirituale di San Giovanni Eudes: entra nel monastero di Nostra Signora di Carità, a cent’anni della sua fondazione.

Rifugio di Nostra Signora di Carità di Tours

Nei diciassette anni trascorsi nel Rifugio di Nostra Signora di Carità di Tours, di cui diventerà giovanissima superiora nel 1829, “attraverso la catena delle generazioni, sull’esempio preziosamente conservato delle fondatrici (del Rifugio ndr), come le Suore Marie de la Trinité Hertaut e Marie de Ste Catherine Moisan, Maria Eufrasia si sa e si sente fedele allo slancio del Fondatore. Conosce Padre Eudes e ha assimilato l’essenza del suo messaggio, per viverne e farne vivere le sue Suore” (Santa Maria Eufrasia. La sua vita le sue opere, Documento a cura di Suor Cécile Lionnet, Angers, 2011).

Santa Maria Eufrasia ha una cultura religiosa vastissima. Nei Trattenimenti e Istruzioni, per la maggior parte non scritte direttamente dalla Santa, bensì raccolte e stilate in forma di appunti dalle consorelle che ebbero la fortuna di udirle dalla sua viva voce, rimanda ad un’infinità di testi tratti dalla Sacra Scrittura, citandoli spesso a senso, oppure dandone con grande libertà una geniale interpretazione. E altrettanto fa con gli esempi e i testi dei Santi.

ALLA SEQUELA DI GESÙ BUON PASTORE

RITROVATELA, LA METTERÒ IN SPALLA RELLEGRANDOMI. Luca 15.5

Il cuore di Dio è rivelato nel tema biblico del Buon Pastore 

«La contemplazione del Cuore di Dio era espressa da S. Maria Eufrasia in tre inseparabili devozioni: il Sacro Cuore, l’Eucarestia, La Beata Vergine. Era la contemplazione di un amore indicibile:

Se ci fosse permesso di scorgere un solo raggio di questo Cuore tutto ardente di carità, il sole ci sembrerebbe insignificante.”

L’Eucarestia è la nostra forza, il nostro tesoro. E’ Dio fatto accessibile…come una sorgente invisibile che d’un tratto sgorga…”

Riprendendo S.Giovanni Eudes, Maria Eufrasia dice: “Per mezzo di Maria, l’amore misericordioso è nato tra vivi, ma Maria è niente, non può far nulla senza Gesù. –Essa forma un cuor solo con Gesù”». (Pubblicazione del 1996 in occasione del bicentenario della nascita della Fondatrice).

“Non farete del bene, mie care figlie, né avrete lo spirito della nostra vocazione, se non quando avrete i pensieri, i sentimenti, gli affetti del Buon Pastore”.

cfr. Trattenimenti e istruzioni, Cap VI

PREGHIAMO CON SANTA MARIA EUFRASIA

O Signore,

fa’ che ogni battito del mio cuore

suoni come supplica

ad ottenere la grazia ed il perdono

per i peccatori.

Fa’ che ogni respiro

bussi alla porta

della tua infinita misericordia!

Fa’ che ogni mio sguardo

possa attirare a te le anime

e riveli loro il tuo amore!

Fa’ che la mia vita si alimenti

dell’opera incessante

per la tua gloria

e per la salvezza delle anime!

Amen

Santa Maria Eufrasia

 

La vita spirituale della Madre era caratterizzata da una profonda unione con il Signore e dall’incessante intercessione al Cuore del Buon Pastore perché le persone accolgano il suo amore e si coinvolgano nella costruzione del Regno nel mondo.

 

PREGHIAMO SANTA MARIA EUFRASIA

A Santa Maria Eufrasia, amica, sorella, madre e maestra

Vogliamo aprirti il cuore

con le sue pene e gioie

le ricchezze e miserie

i suoi aneliti e speranze…

 

Desideriamo

la tua comprensione d’amica,

il tuo aiuto di sorella,

la tua tenerezza comprensiva

di madre,

la tua luce, il tuo esempio di maestra.

SANTA MARIA EUFRASIA

Concedimi questa grazia…

Padre nostro, Ave Maria, Gloria…

UN’ESISTENZA IN TEMPI BURRASCOSI

Sappiamo che Rose-Virginie Pelletier, ottava di nove figli, nasce il 31 luglio 1796 in Francia, a Noirmoutier, una piccola isola immersa nell’oceano Atlantico, in cui i suoi genitori sono confinati in pieno periodo del terrore perché accusati di essere  avversi ai giacobini: un’accusa da cui saranno assolti.

Marc Chagall, L’acrobata, 1914

Bambina più che vivace e leader del suo gruppo, a detta delle amiche Rosa Virginia dominava in tutti i giochi e in tutte le loro avventure (Processo verbale, Sr Madeleine de Ste Rose Prudhomme. P.121-122).  La sua esuberanza farà dire alla mamma la parola profetica: “Questa bambina sarà la benedizione della casa”. Dopo la prima fervida comunione, nei primi anni di scuola, la maestra le dirà senza indugi: “tu sarai un angelo o un demonio”. Pronta la risposta di Rosa Virginia: “mi farò religiosa”.

Con la morte del padre, nel 1804, l’armonia familiare si rompe e si apre un decennio di  tristezza e  separazioni. Nel 1810 la Signora Pelletier, decide di lasciare l’amata isola di Noirmoutier e di garantire una buona educazione alla figlia quattordicenne presso un  Pensionato diretto da una sua amica a Tours.

A 18 anni entra nell’Ordine di Nostra Signora della Carità a Tours dove le viene dato il nome di Maria di Sant’Eufrasia.  Durante gli anni della sua formazione nutre la sua spiritualità attraverso la lettura della Bibbia e gli scritti di San Giovanni Eudes. Unendo una vita di zelo apostolico ad una profonda spiritualità,  dedica i primi anni della sua vita religiosa all’apostolato attivo con le giovani.

All’età di 29 anni viene eletta superiora e sotto la sua guida la comunità e l’apostolato ricevono nuovo impulso.

Ha una visione molto positiva della persona umana. Crede non solo nell’assoluta dignità di ogni persona, ma anche nelle sue potenzialità, nelle sue capacità di evoluzione. Ama profondamente le donne e le ragazze affidate alle sue cure: attraverso di lei sperimentano  di essere amate da Dio, trovano il senso del proprio valore e scoprono di essere chiamate a donarsi interamente al Signore.

            “In ogni essere vi è sempre qualcosa di buono: la scintilla con cui riaccendere il fuoco”

Maria Eufrasia fonda, l’11 novembre 1825, le Suore di Santa Maddalena che  ricevono le Costituzioni basate sulla Regola primitiva del Carmelo, vivono in una parte dello stesso monastero e si dedicano a pregare per la missione, attraverso una vita di silenzio e solitudine.

Su invito del Vescovo Charles Montault fonda una casa ad Angers nel 1829 e la chiama “Buon Pastore” in ricordo di una istituzione di Angers che, prima della Rivoluzione si dedicava ad un’opera simile. Il 28 agosto 1831 stabilisce anche una comunità di Suore di Santa Maddalena. La Contessa Geneviève d’Andigné e il Conte Augustin de Neuville svolgono un ruolo molto attivo nella fondazione ed espansione della missione.

Contemporaneamente la Comunità di Angers accoglie delle giovani donne che desiderano dedicare la loro vita a Dio nella missione apostolica e riceve molte richieste per l’apertura di nuove missioni. Maria Eufrasia riflette sul modo di rispondere alle varie sollecitazioni e comprende che è necessario un cambiamento organizzativo dei monasteri: da monasteri autonomi a monasteri interdipendenti da un’unica Casa madre (Generalato). In questo modo era garantita la messa in comune delle risorse di persone e di beni per moltiplicare le possibilità di aiuto a più donne e bambine : l’epoca della rivoluzione industriale   ampliava  le necessità del mondo femminile.  La sua audacia organizzativa, potenziata dalla fede nella Provvidenza, le farà attraversare, con coraggio ed umiltà le prove della nascita di una nuova idea di “governo generale “quasi precursore delle scienze del management dei nostri giorni.  La novità di cui era portatrice nasceva anche dalla condivisione con un gruppo di consorelle come lei attratte dal desiderio di estendere l’Opera Santa per la salvezza delle anime.

Angers Casa Madre

Scrive al Cardinale Carlo Odescalchi, Cardinale Vicario di Papa Gregorio XVI, per chiedere l’istituzione di un Generalato per le Fondazioni francesi. La sua richiesta viene accolta il 16 gennaio 1835, grazie alla lungimiranza del Pontefice che ne riconosce la  novità e la generatività  estendendo   il campo di missione al mondo intero.  Nasce così la Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore d’Angers nel cui nome è conservato il legame con le radici della sua propria vocazione.  La Congregazione si diffonde rapidamente: alla sua morte, il 24 aprile 1868, le Case aperte nel mondo sono 110, a conferma di una generatività di eccezionale portata. Santa Maria Eufrasia è stata canonizzata il 2 maggio 1940.