Giornata mondiale della tolleranza

Giornata mondiale della tolleranza

Tempi duri per la tolleranza…lo scorso anno, infatti, scrivevamo:

Oggi continuiamo ad avere poca familiarità con questa parola. La parola che sembra andare per la maggiore è ‘intolleranza’: razziale, religiosa, politica, culturale, verso gli stranieri, verso opposte fazioni politiche, verso gli omosessuali, ecc. Se cerchiamo sul dizionario la parola “tolleranza” questa è definita come quell’atteggiamento teorico e pratico di chi, in fatto di religione, politica, etica, scienza, arte, letteratura o in generale altri principi morali rispetta le convinzioni altrui anche se profondamente diverse dalle sue senza impedirgli di praticarle.”

Foto: https://unric.org/it/attualita/
Foto: https://unric.org/it/attualita/

L’intolleranza è spesso associabile a paura e/o ignoranza. Tali stati emotivi si “apprendono” per imitazione sin dalla giovane età; pertanto, maggiore attenzione deve essere impiegata nell’educazione della tolleranza e dei diritti umani… I piccoli e gli adolescenti dovrebbero guardare con curiosità al prossimo ed aprirsi al mondo perché la pace non si raggiunge attraverso l’odio. E senza pace non può esistere futuro per nessuno di noi.

Foto: vatican.va
Foto: vatican.va

Quante volta Papa Francesco invita al coraggio dell’alterità:

«Se crediamo nell’esistenza della famiglia umana, ne consegue che essa, in quanto tale, va custodita. Come in ogni famiglia, ciò avviene anzitutto mediante un dialogo quotidiano ed effettivo. Esso presuppone la propria identità, cui non bisogna abdicare per compiacere l’altro. Ma al tempo stesso domanda il coraggio dell’alterità, che comporta il riconoscimento pieno dell’altro e della sua libertà, e il conseguente impegno a spendermi perché i suoi diritti fondamentali siano affermati sempre, ovunque e da chiunque. Perché senza libertà non si è più figli della famiglia umana, ma schiavi. Tra le libertà vorrei sottolineare quella religiosa. Essa non si limita alla sola libertà di culto, ma vede nell’altro veramente un fratello, un figlio della mia stessa umanità che Dio lascia libero e che pertanto nessuna istituzione umana può forzare, nemmeno in nome suo» (Discorso ad Abu Dhabi, 4 febbraio 2019).