Giornata internazionale della solidarietà umana

L’obiettivo dell’ONU è rendere la solidarietà il vero pilastro delle relazioni internazionali, facendo sì che le azioni solidali siano utili a risolvere i problemi economici, sociali e culturali.

Foto: Aostasera

Dal punto di vista della responsabilità, siamo nel pieno di una sfida biblica. Il nostro ambiente si deteriora a vista d’occhio e le società sono sempre più divise, fra perdenti sempre più numerosi, e vincenti sempre più –apparentemente – potenti.

La missione può apparire quasi impossibile: inventare insieme “l’ognuno per tutti” in una cornice di solidarietà globalizzata. Verso una società in cui ogni atto – dalla votazione al consumo – ha ripercussioni a livello globale, non rinunciamo a sviluppare un senso d’appartenenza comune e di responsabilità reciproca. Così il nostro gruppo di riferimento non si limiterebbe più a coloro che condividono il nostro sangue, la nostra lingua, il colore della nostra pelle o le nostre scelte politiche, bensì ingloberebbe coloro che condividono la nostra stessa condizione di essere umani. Il nostro destino comune ci spingerebbe in tal caso a considerare la sopravvivenza collettiva come una garanzia della nostra stessa.

A livello globale, la via proposta dalla Congregazione passa attraverso il decentramento culturale, il riconoscimento dell’altro, il dialogo e l’empatia. La capacità di entrare in una relazione di solidarietà che vada oltre la cerchia di persone a noi vicine e alla nostra comunità, e che si trasformi in una solidarietà umana che abbraccia tutti i gruppi culturali e addirittura anche le generazioni future in giustizia e pace.